Donne e Microbiota

L’identikit del microbiota nella donna

Il viaggio di conoscenza dei microrganismi che ci abitano e dai quali dipendono molti aspetti della nostra salute ed energia vitale inizia dalla loro carta di identità. Questa prima conoscenza va integrata con le informazioni fornite brillantemente dal Prof. Ercolini, microbiologo.

Prof. Alessandra Graziottin - Ginecologa Olobiotico

Prof.ssa Alessandra Graziottin

Presidente Fondazione Graziottin - Direttrice del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano.

Che cos’è il microbiota?

Il microbiota è l’insieme di tutte le comunità di microorganismi (batteri, funghi, batteriofagi, virus, etc.) che ci colonizzano con certezza fin dalla nascita (Fig. 1).

In realtà il microbiota del feto nasce e cresce già in utero [cfr. 1 – 2]. Il microbiota, in passato, era considerato un compagno passivo, composto da batteri inerti o potenzialmente patogeni, ossia dannosi per la salute.

Il dialogo tra microbiota materno e fetale - Olobiotico

Figura 1. Il dialogo tra microbiota materno e fetale.
Esiste un complesso scambio controllato di batteri e altri microorganismi da madre a figlio, già da prima della nascita.
Questo dialogo prepara il sistema immunitario del neonato ad affrontare il mondo esterno.

L’immagine è tratta da: Nyangahu DD, Jaspan HB. Influence of maternal microbiota during pregnancy on infant immunity.
Clin Exp Immunol 2019;198:47–56. https://doi.org/10.1111/cei.13331 ed è stata riadattata al presente lavoro dall’autrice [cfr. 3].

Oggi sappiamo che il microbiota vive in simbiosi con gli esseri umani, contribuendo attivamente a mantenere la loro salute in cambio di un habitat ospitale in cui vivere dinamicamente [cfr. 4 – 5].
Molto dinamicamente! Il microbiota contribuisce infatti a modulare il metabolismo, il sistema immunitario e persino il comportamento [cfr. 6 – 7 – 8 – 9 – 10]. Ed è a sua volta modulato dai nostri comportamenti: anzitutto, da ciò che mangiamo, quanto mangiamo e quando mangiamo (crononutrizione) [cfr. 11 – 12 – 13 – 14 – 15].
Poi dalla presenza e dal livello degli ormoni sessuali, estrogeni anzitutto; dal ritmo sonno-veglia, dall’attività fisica, dai livelli di stress [cfr. 6 – 13 – 16 – 17 – 18].
Viene invece sregolato in molte condizioni patologiche, come malattie infiammatorie, autoimmuni e tumorali [cfr. 9].

Dove vive il microbiota?

Ogni organo possiede un microbiota caratteristico, proprio come un territorio montano o marino presenta ecosistemi con flora e fauna almeno parzialmente diverse.

Il microbiota è presente specialmente negli organi che comunicano con l’esterno.
I più evidenti sono la cute, le mucose come quella vaginale, dove il microbiota svolge un essenziale ruolo nella riproduzione, o la mucosa respiratoria.

Anche l’apparato gastrointestinale è in comunicazione con l’ambiente esterno. Tutto il suo epitelio, dalla bocca fino all’ano, è infatti abitato dalla più grande e variegata comunità di microorganismi, detta microbiota intestinale [cfr. 9].
Anche se abbiamo microbiota diversi in organi diversi, questi comunicano tra loro. Per esempio, modificazioni del microbiota intestinale si riflettono nel microbiota vaginale [cfr. 19]. L’alimentazione della madre, attraverso modifiche del microbiota intestinale, influenza il microbiota del latte materno, che va ad arricchire e modulare quello del bambino [cfr. 3].

Quali funzioni svolge il microbiota vaginale?

É al servizio della salute della donna. Il microbiota vaginale in età fertile presenta una popolazione dominante, costituita da Lattobacilli. Sono microrganismi preziosi per la salute genitale, dalla pubertà alla menopausa. [cfr. 20].

Svolgono funzioni diverse [cfr. 20]:

  • Inibiscono l’adesione degli altri batteri alle cellule mucose epiteliali, che rivestono le parete della vagina, riducendo così il rischio di attacchi di germi patogeni, primo passo verso la vaginite;
  • Producono:
    • Acido lattico, che abbassa l’acidità della vagina, dal pH 7 tipico dell’infanzia e della postmenopausa, al pH 4 (range 3.7-4.5) tipico dell’età fertile. Il pH ottimale aiuta a difendere il microbiota e la mucosa vaginale dall’attacco di potenziali invasori, provenienti dall’intestino e/o dall’esterno, in particolare attraverso i rapporti sessuali (Malattie Sessualmente Trasmesse);
    • Acqua ossigenata (H2O2) che aiuta le difese;
    • Bacteriocine e lactocine: veri e propri “proiettili” con cui i Lattobacilli combattono i germi invasori.
  • Aumentano la trascrizione genica e la capacità di riparazione delle cellule vaginali;
  • Riducono l’eccessiva produzione di molecole infiammatorie;
  • Aiutano le cellule vaginali a “distruggere” i microrganismi che le abbiano invase (“biofilm patogeni endocellulari”) con un processo chiamato “autofagia”. Aiutano così in modo dinamico la salute e l’equilibrio dell’epitelio vaginale;
  • Proteggono la fertilità: perché la capacità dei lattobacilli di inibire le infezioni senza aumentare l’infiammazione può contribuire a ottimizzare la fecondazione e l’esito positivo della gravidanza, con bimbo sano in braccio.

Attenzione: lo stress emotivo può invece ridurre la quantità di lattobacilli presenti in vagina, rendendola quindi più vulnerabile alle infezioni, con vaginite.

In positivo, gestire bene lo stress è un elemento di salute anche per il microbiota vaginale. L’uso di probiotici che ottimizzino la salute del microbiota intestinale può aiutare anche la salute del microbiota vaginale, proprio perché Ie diverse popolazioni di microbiota dialogano tra loro.

Che cos’è il microbioma?

Il microbioma è il patrimonio genetico complessivo di tutti i microorganismi presenti nel microbiota.

Gli ultimi studi mostrano che il microbioma intestinale possa contenere più di 22 milioni di geni diversi. Il numero di geni scoperti è in continuo aumento [cfr. 21]. Questi costituiscono il patrimonio genetico che condiziona le molteplici attività da cui dipende anche la nostra salute.

Il genoma umano, il nostro patrimonio genetico, è circa 1000 volte meno variabile: contiene infatti “solo” 23.000 geni. In altre parole, il 99% dei geni che viaggiano con noi non sono nostri, ma appartengono al nostro microbiota.

Questa è la domanda cruciale: Ospite: chi di chi?

Forse non siamo noi ad ospitare il microbiota, ma è il microbiota ad ospitare noi, che lo sfruttiamo per svolgere attività che i nostri “operai” non sanno fare. Questa visione molto più avanzata e rispettosa della verità biologica del corpo, ci fa capire la varietà di meccanismi d’azione con cui il microbioma può influenzare la nostra fisiologia e le patologie che possono colpirci.

Conoscere e rispettare il microbiota è quindi una delle chiavi per mantenere la nostra salute.

Il microbiota è costante o dinamico?

In realtà è al tempo stesso costante e dinamico. Costante nel senso che alcuni ceppi batterici dominanti lo caratterizzano nel corso dell’intera vita. Dinamico nel senso che essendo composto da migliaia di famiglie di microorganismi diversi, presenta una diversa composizione a seconda di fattori che influenzano il microbiota nella donna:
  • Età
  • Stato ormonale: nella donna i periodi di massima dinamicità sono
    • Pubertà
    • Gravidanza
    • Puerperio e allattamento
    • Menopausa
  • Tipo di alimentazione: cosa si mangia, dal cibo sano al cibo spazzatura, e quanto
  • Ritmi alimentari: quando si mangia (crononutrizione)
  • Peso corporeo/altezza (indice di massa corporea, body mass index – BMI)
  • Livello di idratazione
  • Patologie intercorrenti
  • Farmaci che agiscono:
    • Direttamente sul microbiota e/o su infezioni intercorrenti, come gli antibiotici
    • Indirettamente sul microbiota, perché modificano sia la salute dell’intestino, sia il profilo ormonale. Basti pensare ad un chemioterapico che può agire sul microbiota in quanto: lede la mucosa dell’intestino, causando uno stato infiammatorio; può ledere le ovaie, causando menopausa anticipata e quindi privando la donna e il microbiota della produzione di estrogeni, progesterone e testosterone, essenziale per salute del microbiota, oltre che di tutto l’organismo.
  • Farmaci con attività sulla secrezione intestinale
  • Farmaci lassativi

Il microbiota è diverso tra uomini e donne?

Il microbiota differisce tra uomini e donne, soprattutto in alcuni periodi particolari dell’arco della vita. Le differenze tra microbiota maschile e femminile infatti appaiono dopo la pubertà, suggerendo che gli ormoni sessuali abbiano un ruolo chiave nel condizionare la sua composizione [cfr. 17 – 22 – 23].

In effetti il piano base (di default) di sviluppo dell’embrione è femminile. L’embrione si differenzia progressivamente in senso maschile grazie al cromosoma Y e ai geni che vi sono contenuti, i quali condizionano i livelli di testosterone circolanti. Nei topi anche il microbiota sembra seguire lo stesso paradigma. Esiste un microbiota base di tipo femminile, che si differenzia progressivamente in quello maschile in parallelo all’aumento del testosterone circolante [cfr. 22].

Nelle donne gli estrogeni sono importanti per differenziare il microbiota con caratteristiche utili alla salute. Il microbiota vaginale, la cui popolazione di microorganismi cambia radicalmente dopo la pubertà, è essenziale per la difesa della vagina in tutta l’età fertile, con un particolare valore per la protezione della gravidanza. Dopo la menopausa l’impoverimento del microbiota per la carenza di ormoni sessuali porta ad un impoverimento di molte delle sue funzioni amiche della salute: locali, loco-regionali e sistemiche.

Il continuo dialogo tra microbiota e atmosfera ormonale presente nel corpo femminile scrive una regia raffinata del nostro benessere.

Conoscerlo aumenta la nostra capacità di disegnare con crescente consapevolezza un magnifico progetto di longevità in salute.

Microbiota diverso tra uomini e donne?

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Microbiota vaginale: quali funzioni svolge?

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Microbiota tra mamma e bambino: un dialogo vitale.

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Riferimenti Bibliografici
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  3. Nyangahu DD, Jaspan HB (2019) Influence of maternal microbiota during pregnancy on infant immunity. Clin Exp Immunol 198:47–56. https://doi.org/10.1111/cei.13331
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